Parigi è sempre una buona idea, secondo me.
Anche se ci sei già stato, o stata, altre volte: ogni volta è come la prima volta, o quasi.
Perché Parigi è grande: se arrivi in un quartiere o ad un monumento camminando, stai certo che ci arriverai da un’altra via, rispetto alla volta scorsa.
Perché Parigi è sorprendente: anche se rivedi gli stessi luoghi o punti turistici, c’è sempre un dettaglio nuovo, che ti era sfuggito, e che ti sorprende.
E perché Parigi è imponente: ogni volta, resto a bocca aperta davanti alla sua Grandeur.
Parigi in 3 notti e 4 giorni
Poiché il mio fidanzato non era mai stato a Parigi (!), ho fatto da guida turistica e ho scelto un itinerario classico, in modo che potesse ammirare i luoghi più importanti e fare le esperienze più significative.
Ho rivisto tutto ma ho visto anche qualcosa di nuovo, che mi ha folgorato.
Una scelta azzeccata, che consiglio: l’abbonamento per la metro, la Paris Visite, scegliendo almeno le zone 1, 2 e 3 della rete metropolitana: è l’unico modo per risparmiare – e per davvero – sui trasporti.
Abbiamo visitato Parigi, muovendoci in metro ma tanto, tantissimo, anche a piedi.
Abbiamo visto tantissimo: non ci siamo risparmiati ma non ci siamo nemmeno massacrati: merito di una buona organizzazione e di un po’ di pianificazione, senza tralasciare la spontaneità.
Tour Eiffel e Trocadéro
Ho sempre pensato che non salire al terzo piano della Tour Eiffel fosse un delitto, quindi ci siamo saliti 🙂
Non abbiamo prenotato prima, abbiamo fatto la fila e ce la siamo cavata in un’ora scarsa, pur essendo fine luglio.
La vista è, inutile dirlo, mozzafiato, per non parlare del brivido in ascensore, ma se ce l’ho fatta io che ho qualche problema con le altezze…
Un delitto, secondo me, è anche non ammirare la Tour Eiffel dal Trocadéro: nonostante la folla di persone, a volte è possibile fare uno scatto da poster.
Notre Dame de Paris
Non c’è niente da fare: la Signora di Parigi è lei.
Non siamo entrati né saliti, l’abbiamo circondata senza mai smettere di guardarla, anche dal retro, dal Ponte più vicino.
E mentre guardi Notre Dame, quando sta per arrivare il tramonto, ti capita di ascoltare un piccolo concerto improvvisato sul ponte.
Perché a Parigi è così: spesso c’è musica per strada.
E tanta poesia.
Panthéon e Saint-Étienne du Mont
Ecco, pur essendo già stata al Panthéon, che ho rivisto, non avevo mai visto, subito dietro, la chiesa di Saint-Étienne du Mont e il quartiere circostante.
Credo di poter dire che questa chiesa è una delle più belle di Parigi: va assolutamente vista, anche solo dall’esterno, e consiglio di passeggiare nel quartiere, dove si trova anche la Sorbonne.
Les Halles, centro G. Pompidou e fontana Stravinsky
Appena costruito, il centro Georges Pompidou, è stato osannato e criticato: ancora oggi, o ti piace oppure no, le mezze misure non sono ammesse.
A me piace: lo trovo meraviglioso, trovo che si sposi con il quartiere, lo considero un edificio all’avanguardia, nonostante abbia ormai i suoi anni.
Siamo arrivati al quartiere de Les Halles a piedi, percorrendo Rue Rambuteau, nel quartiere del Marais.
Un consiglio: passeggiate in questi due quartieri, perdetevici, vagando senza meta: sono i più belli di Parigi.
Una volta giunti a Les Halles, poi… beh, impossibile non ammirare la Fontana di Stravinsky, con le sue sculture colorate, il murales e la chiesa in fondo alla piazza.
Anche qui vale la pena fermarsi a bordo fontana oppure in un bistrot a rilassarsi.
La senna: aperitivo a bordo fiume e gita in Bateaux Mouches
I parigini lo fanno in massa: comprano qualcosa al supermercato e si piazzano in riva alla Senna a fare l’aperitivo.
Comodo ed economico, anche perché il comune di Parigi mette a disposizione gratuitamente sdraio su cui appollaiarsi e gustare comodamente il tramonto.
Abbiamo voluto anche fare il classico giro in Bateaux Mouches: Parigi vista dalla Senna è ancora più affascinante.
Dal battello e dalla Senna, poi, si può osservare l’edificio della Conciergerie.
In questo palazzo bellissimo e terribile, ha vissuto gli ultimi giorni della sua vita Maria Antonietta regina di Francia, rinchiusa prima di essere pubblicamente ghigliottinata.
La immagino aspettare la morte seduta su una sedia, con i suoi capelli che, secondo alcune fonti, erano diventati tutti bianchi per i dispiaceri e le preoccupazioni.
Una regina non malvagia, ma frivola e salita al trono troppo giovane.
Montparnasse Tower: una terrazza sulla meraviglia, dal 53° piano
In tutta onestà, non ne conoscevo l’esistenza, di questa Torre di Montparnasse.
Meglio andare in orario tramonto e sera, perché lo spettacolo è ancora più magico.
Sulla terrazza, inoltre, si può bere un calice di spumante mentre si ammira la vista della ville lumière di notte: molto romantico!
Montmartre, basilica del Sacro Cuore, Pigalle
La salita in funicolare è compresa nella carta dei trasporti Paris Visite!
A meno che non vogliate salire a piedi…
Dalla collina di Montmartre si vede una bella fetta di Parigi ma, soprattutto, è sempre affascinante passeggiare in Place du Tertre, la piazza degli artisti.
La sera, poi, vale la pena di fare un giro a Pigalle, dove in un baracchino ho mangiato una delle crèpes più buone di Parigi: cannella, burro e zucchero.
E, naturalmente, fare una foto al mitico Moulin Rouge.
Parigi by night
Siamo andati, naturalmente, in giro la sera.
Place de la Concorde la serà è più suggestiva: l’obelisco è illuminato e illuminati sono gli Champs-Élysées, e l’Arc de Triomphe in fondo.
Illuminata e suggestiva, la Piramide del Louvre: più bella di sera che di giorno.
Come anche il teatro de l’Opéra, il Pont des Arts e la famosa place Vendôme – una delle piazze più belle ed eleganti di Parigi.
E, naturalmente, la Senna, sulle cui sponde spesso la sera ci sono persone che ballano, improvvisando una sala di ballo all’aperto e sotto le stelle.
Musei
Il Louvre? No, grazie.
Meglio il Musée d’Orsay: splendido il museo, ricavato da una stazione ferroviaria, e molto belle le mostre permanenti.
Da visitare assolutamente, soprattutto se a Parigi è la tua prima volta.
Insomma, una vacanza breve ma davvero molto piacevole, all’insegna del romanticismo, delle passeggiate e del relax, della cultura e, soprattutto, della bellezza.
Il nostro Hotel?
Abbiamo alloggiato, tramite Booking, all’Hotel Des Arenes, un tre stelle ottimo, molto vicino al quartiere latino, al 51 di Rue Monge: una zona tranquilla e carina.